Zheng Zu Xu
Io sono Zheng Zu Xu ho 28 anni e sono nato in Cina. Vivo in Italia da 7 anni, sono felicemente sposato e ho due bambini, vengo da una famiglia molto lavoratrice ma di condizione economica modesta. Mi hanno educato bene per essere, da grande, una persona onesta e autosufficiente. Quando sono diventato maggiorenne e non ho trovato un buon lavoro nel mio paese i miei genitori hanno pensato che magari andando all’estero avrei avuto migliore possibilità di realizzarmi.
Io ho meditato molto prima di partire e lasciare i miei genitori, quando ho saputo che alcuni altri miei connazionali erano immigrati in Italia, lavoravano bene e con profitto e che in questo paese c’era democrazia e più libertà di quella che noi conoscevamo, ho scelto di venire in Italia e cominciare una nuova vita. All’inizio mi sentivo solo nonostante l’amicizia con altri cinesi e non conoscevo l’italiano, dopo ho conosciuto la persona che adesso è mia moglie e con lei ho davvero incominciato a vivere. Lei è molto solare e una grande lavoratrice, insieme gestiamo un bar, ciò ci impegna tantissimo però ci permette di essere economicamente autosufficienti.
Io e mia moglie siamo contenti del lavoro che facciamo, ci permette anche di fare amicizia con i nostri clienti, parlare con loro mi ha fatto migliorare nell’uso della lingua, sicuramente qualche volta ho dovuto essere molto paziente per qualche atteggiamento razzista però abbiamo capito che è solo perché i pregiudizi sono il prodotto della non conoscenza degli altri, superato questo ostacolo si cambia. Io del mio paese sento solo la mancanza de miei genitori e a volte della cucina di mia madre, però anche mia moglie conosce i piatti che mi piacciono e li prepara proprio bene. Noi lavoriamo a turni per rendere compatibile la gestione della vita familiare con la nostra attività lavorativa, non è sicuramente facile però ce la caviamo, viviamo con una nostra parente più grande di noi che ci aiuta con nostri bambini e cosi tiriamo avanti.
Dell’Italia mi piacciono tante cose, la sua geografia, gli amici, i diversi aspetti culturali, la vita serena in libertà, invece non mi piace il fatto che ci siano troppe tasse, io e mia moglie lavoriamo tanto però non ci siamo mai goduti una vacanza, non compriamo più dell’indispensabile per vivere e per i nostri bambini che sono ancora piccoli. Speriamo che loro crescano qui, questo è il loro paese, io spero che quando andranno a scuola saranno visti come tutti gli altri e che ognuno di loro possa dire L’Italia sono anch’io.
A cura dell’Associazione “Ci siamo anche noi” onlus