Magda Gilda
Certo che “l’Italia sono anch’io” e lo è anche mio figlio, Luigi Renato. Io mi chiamo Magda Gilda e sono in Italia da più di 20 anni, sono arrivata come turista quando ancora era valida la reciprocità tra Perù e Italia.
In Italia conobbi una famiglia amica dei miei genitori che mi offrì un lavoro come donna di compagnia, in quel momento non ero convinta di accettare e di restare in Italia perché avevo un lavoro ed ero appena rimasta incinta di Luigi. Dopo la sua nascita però la situazione economica e sociale del mio paese era molto critica (era iniziato il fenomeno del terrorismo) così capì che se volevo offrire un futuro sereno a mio figlio era il caso di andare via.
Decisi di contattare quella famiglia per chiedere se ancora (era passato più d’un anno) la loro offerta di lavoro poteva essere valida, la risposta fu SÌ, a condizione di non portare subito con me il mio bambino, almeno fino a che non fosse in età scolare. Abbiamo sofferto molto prima di scegliere se accettare o restare in Perù, alla fine mi sono fatta coraggio e con il cuore infranto sono partita: mille volte sono stata tentata di mollare, ogni volta che sapevo che il mio bimbo non stava bene o che lo sentivo piangere al telefono. Anche se mia mamma cercava di rassicurarmi per non preoccuparmi soffrivamo lo stesso tutti quanti.
Dopo un po’ di anni sono riuscita a prendere con me mio figlio e mia mamma, peccato che mia mamma aveva ormai poco tempo da vivere e così solo 6 mesi dopo essere arrivata in Italia è venuta a mancare. Mi consolo pensando che almeno, anche se per poco tempo, io sono potuta stare con lei fino alla fine (lei è sepolta qui).
Alimento la speranza che mio figlio non debba più soffrire come abbiamo sofferto prima, quest’anno farà la maturità. Io continuo a lavorare facendo servizio qualificato d’assistenza domiciliare perché ho fatto il corso di Operatore Socio Sanitario (OSS), tutti coloro che curo e ho curato mi dimostrano tanta riconoscenza e mi incoraggiano a pensare che l’Italia sono anch’io.
A cura dell’Associazione “Ci siamo anche noi” onlus