Rafiullah Miralikhil

Mi chiamo Rafiullah Miralikhil, ho 19 anni e sono nato a Lahgman in Afghanistan. Non ho figli e non sono sposato.

Sono in Italia da 3 anni e mezzo. Sono andato via dal mio paese perché ho avuto problemi familiari ma soprattutto a causa della guerra. Sono arrivato in Italia clandestinamente passando attraverso il Pakistan prima e poi l’Iran, la Turchia e la Grecia.
Appena sono arrivato in Italia mi ha fermato la polizia, ero ancora minorenne, mi ha mandato in una comunità per minori in Puglia. Non conoscevo la lingua italiana e neanche l’inglese. Non avevo amici o parenti da cui andare perché il mio obiettivo era arrivare in Inghilterra dove c’è mio cugino.

Attualmente lavoro. Appena ho imparato l’italiano ho preso la licenza media ed ho fatto qualche lavoretto, saltuariamente. Adesso lavoro in una pasticceria e gelateria a Lecce e ho anche un contratto di lavoro con il Progetto Sprar “ Terra d’Asilo” di cui sono stato ospite. Faccio l’operatore notturno.
Posso dire che in Italia mi trovo bene perché a differenza del mio paese qui posso lavorare e vivere liberamente. Forse la cosa più negativa che ho trovato in Italia è che ci sono troppe regole e leggi che molte volte è difficile comprendere.
Mi manca la mia famiglia ed i luoghi dove sono cresciuto. Sicuramente però non mi manca la guerra e le persone che mi perseguitavano.

Le mie aspettative sono quelle di poter vivere in Italia con le stesse libertà e diritti di ogni cittadino italiano. Voglio farmi una famiglia, una casa e vivere sereno.
Sono felice di essere qui, soprattutto ora che ho molti amici con i quali mi trovo molto bene.

A cura di Arci Lecce

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