Renzo Alonso Dìaz Silva
Io sono peruviano, sono nato a Lima quasi 36 anni fa e mi chiamo Renzo Alonso Dìaz Silva. Sono ancora single, pertanto non ho figli e non mi dispiace perché ho 5 adorabili e bei nipotini, figli dei miei due fratelli più grandi che vivono in Perù. In Italia ho una sorella più piccola che ancora frequenta la scuola superiore e la mia mamma.
Io sono arrivato in Italia nel 1998 con un visto per motivi di studio, quando ho finito di studiare nella scuola di formazione alberghiera ho trasformato il permesso di soggiorno (con non poca difficoltà) in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro e, per fortuna, continuo ad avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che certamente spero di mantenere perché sono partito dal mio paese per diventare economicamente autosufficiente e costruirmi una vita secondo i miei ideali.
Quando lasciai il mio paese, questo attraversava un brutto periodo di crisi socio- economica veramente molto grave, un’infinità di persone sono immigrate in quel periodo. Si raccontava come barzelletta “Nell’aeroporto Orge Chávez: l’ultimo ad uscire… si ricordi di spegnere le luci”. Il Perù ha un’interessante storia, tanta bellezza naturale, gente accogliente, aperta, allegra e generosa, nonostante ciò ha sofferto per la solita disgraziata, disonesta, maledetta classe politica che invece di pensare al bene comune ha pensato solo per sé con tutte le conseguenze che ne derivano. Pensavo che questo non capitasse a paesi cosiddetti “sviluppati” ma sembra sia vero che “tutto il mondo è paese”.
Da quando sono arrivato sono residente nella città di Pavia, all’inizio mi sono sentito un po’ fuori posto perché i miei compagni di studio erano più piccoli di me, poi pian piano siamo diventati amici e ho trovato il modo di allargare il mio giro di conoscenze. Mi piace moltissimo lo sport di ogni tipo e gioco bene a calcio, così ho cominciato a giocare nell’oratorio vicino a casa mia e dopo poco tempo i ragazzi del posto mi hanno considerato uno del gruppo.
Io vivo del mio lavoro subordinato, cosa che ai tempi odierni è già da considerarsi una grande fortuna, ma quello che mi dà realmente grandi soddisfazioni è il mondo del calcio, ho avuto occasione di giocare con squadre amatoriali che non soltanto sono state vincitrici a livello locale, ma anche a livello provinciale e regionale. Qualche anno fa la squadra in cui giocavo ha vinto tutte le gare e sono stato anche riconosciuto per la mia utile partecipazione, questo mi ha permesso di essere scelto come “mister” di una squadra che oggi sta partecipando con successo nella categoria C5, sento di potere dire che l’Italia sono anch’io.
A cura dell’Associazione “Ci siamo anche noi” onlus